sabato 17 settembre 2022

Recensione di "Carrie" di Stephen King

Titolo:
Carrie
Autore: Stephen King
Pag: 224
Trama: Carrie White viene presa di mira dai suoi compagni di scuola da sempre. Ma un episodio in particolare le scatenerà una nuova latente abilità.

Lo ammetto non è stato semplice all’inizio leggere questo libro. Le prime scene mi avevano portato quasi all’esasperazione.
Poi, peró, in un crescendo continuo di emozioni e azioni, sono arrivata a divorare in pochi giorni il resto della storia.

La storia di Carrie White mi è piaciuta moltissimo, perchè è impossibile non immedesimarsi ed empatizzare con lei. Ti ritrovi pagina dopo pagina a fare il tifo per Carrie, a sperare in una sua rivalsa.
La sfumatura dell’orrore di questo libro risiede tutto nell’animo umano: sono fermamente convinta che l’essere umano puó trasformarsi in un vero e proprio mostro e che fenomeni come il bullismo rivelano la potenza della massa.

Discorso a parte è invece il capitolo dedicato alla madre: un vero e proprio pugno nello stomaco. Mi mancava l’aria a leggere la sua storia.

Quindi, posso dire che come secondo approccio a King è stato più che soddisfacente. L’idea di renderlo una specie di documentario sulla telecinesi non è stata cattiva, solo che risulta essere ripetitiva dopo un po’.
Voto: 4
Foto gentilmente concessa da Clara Pecoraro

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