Tu leggi? Io Scelgo!: "I sette mariti di Evelyn Hugo"

Salve lettorƏ, è anche questo mese partecipo alla rubrica: "Tu leggi? Io scelgo!", ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole, e Rosaria del blog, Niente di personale. In pratica ogni mese veniamo assegnate ad un blog diverso attraverso un sorteggio. Non bisogna fare altro che andare sul blog a cui siamo state assegnate e scegliere un libro da leggere e recensire. Io questo mese dovevo scegliere un libro da Dolci Carloni . Sono davvero contenta di essere tornata a partecipare proprio questo mese, perchè amo settembre: è il mese dei nuovi progetti, delle speranze, dell'autunno e del mio compleanno!

Titolo: I Sette Mariti di Evelyn Hugo
Autrice: Taylor Jenkins Reid
Pag: 420
Trama: L’ex diva di Hollywood Evelyn Hugo decide di raccontare la storia della sua vita e di svelare al mondo la sua verità e lo fa commissionando una biografia a Monique, una giornalista semisconosciuta. La storia di Evelyn si rivelerà ricca di eventi, mariti e segreti.

Unpopular Opinion

Il libro mi è piaciuto? Si! È perfetto? Per me no. E ora vi dico che cosa ne penso.

Ho iniziato “I sette mariti di Evelyn Hugo” priva di aspettative: ho approfittato della rubrica per smaltire questo titolo regalatomi da mia sorella. Solo dopo ho scoperto si trattasse di uno dei libri più chiacchierati sull’ALTRO SOCIAL.

All’inizio mi ha coinvolta così tanto che sono arrivata a metà libro senza accorgermene ed ero sempre più incuriosita dalla storia di Evelyn, non vedevo l’ora di scoprirne l’evoluzione. Ero così affascinata da lei e dalla sua forza.

Ho trovato però tutto un po' troppo statico. La protagonista infatti non ha una vera e propria crescita personale e le vicende dei sette mariti risultano essere non solo molto distaccate, ma anche ripetitive.

A metà libro on sono riuscita più ad essere coinvolta dal racconto di Evelyn, nemmeno quando ha affrontato temi più delicati. Il tono mi è sembrato piatto e questo ha rallentato di molto la mia lettura.

Nel complesso non è stato un pessimo libro, probabilmente bastava allungare meno il brodo e creare un’ambientazione più attinente alla Hollywood degli anni 50/60 che invece mi è sembrata solo accennata. Questo avrebbe di gran lunga catturato la mia immaginazione.

Invece i tanti mariti (molti dei quali li ho trovati insensati) e il soffermarsi sulla vita di Monique tra un’intervista e l’altra, hanno reso la mia lettura noiosa. E tra l’altro in alcuni momenti ho pensato fosse tutto troppo surreale e forse questo in alcuni generi è fondamentale per me.

Qotd: Quale libro acclamato non avete amato? Oppure quale libro super criticato invece avete apprezzato?

Secondo voi quando un libro è famoso (in positivo o in negativo) influenza il giudizio dei lettorƏ?